Questo itinerario propone la visita di alcune delle più belle chiese romaniche della Valle d’Aosta, due di esse furono successivamente affrescate da Giacomino d’Ivrea nel corso del XV secolo.
L’architettura romanica in Valle d’Aosta è rappresentata soprattutto dalle due grandi chiese aostane volute dal vescovo Anselmo, trattasi della Cattedrale e la Collegiata di Sant’Orso edificate nell’XI secolo.
Accanto a questi grandi edifici troviamo nei borghi sparsi sul territorio, soprattutto lungo il fondovalle un gran numero di chiese e di campanili che testimoniano un’architettura romanica minore, ma ricca di interesse storico ed artistico. In particolare sono interessanti le chiese romaniche di Arnad, Sarre e Gressan. Queste ultime due furono poi affrescate dal pittore Giacomino di Ivrea, molto attivo nel XV secolo.
Questo itinerario attraversa buona parte del fondovalle valdostano e tocca proprio queste due belle chiese, collocate in borghi poco frequentati dalle grandi masse, ma ricchi di storia e tradizioni.
Chiese romaniche: Chiesa di San Maurizio a Sarre
Si inizia da Sarre, piccolo centro poco fuori Aosta e sovrastato dal bel castello, il Castello Reale di Sarre, proprietà del Re Vittorio Emanuele II, fu il quartiere generale del Re per le sue battute di caccia nell’attuale Parco Nazionale del Gran Paradiso.
La chiesa di San Maurizio in Sarre ha origini remote, infatti quella che attualmente è una cella alla base del campanile originariamente era l’abside dell’antica chiesa parrocchiale, databile all’XI secolo, sulla quale poggia, caso unico in Valle d’Aosta, la torre campanaria romanica. All’interno dell’abside romanico si conserva un’importante decorazione pittorica, fatta eseguire intorno al 1430 dal vescovo Moriset e dal priore di Sainte-Hélène di Sarre, probabilmente in occasione della visita del duca Amedeo VIII di Savoia.
Gli affreschi sono opera di Giacomino da Ivrea, un pittore allora molto apprezzato e assai attivo in Valle. Tra i soggetti affrescati troviamo i quattro evangelisti: San Matteo, San Luca, San Marco e San Giovanni con al centro un imponente Cristo pantocratore in mandorla.
Sul lato destro si vede la figura di San Maurizio a cavallo. Nell’angolo superiore sinistro si notano gli stemmi del vescovo Oger Moriset e di Guglielmo di Monthey, Priore di Saint Hélène in Sarre nel 1421. Il muro è anche tappezzato di scritte graffite che ricordano fatti ed eventi della Parrocchia, uno in particolare parla di Thora (6 luglio 1564) villaggio sepolto dalla frana di Becca France.
Chiese romaniche: Chiesa de la Magdeleine a Gressan
L’itinerario prosegue nella vicina Gressan, luogo noto per la sua abbondante produzione di mele e per ospitare il comprensorio sciistico di Pila.
A Gressan sorge la Chiesa di Sainte-Marie-Magdeleine, risalente al XII secolo. Dal XIV al XVI secolo la parrocchia della Magdeleine visse un momento di floridezza culturale grazie alla presenza dei nobili La Tour de Villa che fecero ricostruire la chiesa arricchendola di nuovi affreschi.
La chiesa è costituita da un’abside ed un campanile in puro stile romanico del XII secolo, sorretto da un caratteristico sperone mentre la navata fu allungata nel 1460. Il lato ovest della chiesa è interamente ricoperto di affreschi, raffiguranti nell’ordine: la Messa di San Gregorio, con l’apparizione del Cristo dal cui costato sprizza il sangue; San Giorgio e il drago; un maestoso San Cristoforo e, in basso a destra, le figure di Santa Marta, Santa Maria Maddalena e San Lazzaro. Questi dipinti risalirebbero al 1463 e sono attribuiti al pittore Giacomino d’Ivrea.
Giacomino di Ivrea avrebbe affrescato anche gli affreschi dell’abside e del sottarco. La volta dell’abside è interamente occupata dalla raffigurazione del Cristo benedicente, attorniato dai simboli dei quattro evangelisti, mentre sulle pareti perimetrali sono raffigurati i dodici apostoli e nel sottarco è affrescata la leggenda di Santa Maria Maddalena.
Chiese romaniche: Chiesa di San Martino ad Arnad
Il nostro viaggio si conclude in bassa Valle, ad Arnad. Il paese è noto per il suo clima mite adatto alla viticoltura e per la produzione del locale Lardo d’Arnad DOP.
La Chiesa parrocchiale di San Martino, costituisce una interessante testimonianza di architettura romanica in Valle d’Aosta risalente ai secoli XI e XII, nonché delle trasformazioni quattrocentesche avvenute sotto il mecenatismo del Priore di Giorgio di Challant.
Secondo la tradizione la chiesa venne edificata nell’IX secolo come cappella del monastero dei benedettini di Fruttuaria e nel corso dell’XI secolo trasformata nella nuova parrocchiale del borgo. L’antico edificio fu quindi quasi interamente ricostruito ed ingrandito.
Uno degli elementi di maggiore interesse della chiesa è costituito dall’antico ciclo di affreschi antichi nel sottotetto raffiguranti tra gli altri San Giorgio e il drago, il Banchetto di Erode, San Maurizio a cavallo e la scena del Martirio di Santo Stefano.
Altri dipinti attribuiti allo stesso maestro si trovano all’esterno della chiesa e vi si riconoscono una Messa di San Gregorio e le due grandi figure di San Cristoforo e di San Pietro.
La facciata presenta un portale centrale in tufo del XV secolo decorato con un arco carenato che raffigura due tronchi d’albero intrecciati che simboleggiano il legame matrimoniale tra le potenti famiglie Vallaise e Challant.
Interessante poi il museo parrocchiale che custodisce una collezione di antiche statue lignee, bassorilievi, reliquari, lavori d’oreficeria…. Alcuni di questi oggetti arrivano dal vicino Santuario di Machaby, dedicato alla Madonna delle Nevi e luogo di forte devozione popolare ancora oggi meta di pellegrinaggio.
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