John Ruskin definì il Cervino “il più nobile scoglio d’Europa”, e come dargli torto?
Ricordate da bambini quando disegnavamo una montagna? In molti facevamo una grande piramide con le basi massicce saldamente piantate sulla terra e la cima slanciata verso l’alto.
Il Cervino è proprio così, semplicemente una montagna perfetta.
Il Cervino
Mons Silvius, Mont Servin, Cervin, Monte Servino, Gran Becca, Matterhorn, Monte Cervino… Tanti sono i nomi usati in passato e oggi per definire questa iconica montagna davvero inconfondibile per via della sua tipica forma piramidale.
Il Cervino è alto 4474 metri ed appartiene al gruppo delle Alpi Pennine, al confine tra Italia e Svizzera.
Le pendici del versante italiano ospitano Breuil-Cervinia, mentre le pendici del versante svizzero accolgono il paese di Zermatt.
Le sue quattro pareti sono orientate secondo i punti cardinali: a nord si trova Zermatt, a est il ghiacciaio del Gorner, a sud Breuil-Cervinia e ad ovest il monte Dent d’Hérens.
Le pareti sono inoltre collegate da 4 creste tra cui sul versante italiano la Cresta di Furggen e la Cresta del Leone.
- Cervino – Matterhorn
- Lago Blu e Cervino in inverno
La leggenda del Cervino: il gigante Gargantua
Ma come nacque il Cervino?
Si narra che un giorno, dopo aver viaggiato in tutto il mondo, il gigante buono Gargantua arrivò a Valtournenche. Convinto di aver trovato il paradiso decise di rimanervi.
Il gigante era stato accolto con affetto dagli abitanti della vallata e li ricambiava aiutandoli a svolgere alcuni lavori che per loro erano faticosissimi, mentre a lui non richiedevano alcuno sforzo. Ad esempio il gigante buono con una sola mano poteva deviare il corso di un torrente oppure raccogliere in un attimo un intero raccolto di fieno.
Un giorno, in preda ad una crescente curiosità decise di scoprire cosa c’era dall’altra parte delle grandi montagne. Gargantua allora partì per arrivare in cima alle vette e ben presto arrivò ai piedi dei ghiacciai. Quando cercò di salire sul ghiacciaio, a causa delle sue dimensioni e del suo peso, fece cadere la roccia e tutta la montagna crollò sotto di sé. Solo una piramide di roccia e ghiaccio riuscì a salvarsi perché si trovava tra le gambe divaricate di Gargantua.
Quel giorno il gigante Gargantua aveva fatto nascere il Cervino.
Conquista del Cervino
Dopo la nascita dell’alpinismo tutti i grandi 4000 vengono conquistati tranne il Cervino e dal 1857 la salita al Cervino diventa una vera e propria gara che vedrà cimentarsi diversi uomini.
I principali concorrenti però sono due: da una parte il valdostano Jean-Antoine Carrel, sopranominato il Bersagliere, dall’altra Edward Whymper, un giovane inglese che si era perdutamente innamorato delle Alpi. I due si conoscono, si stimano e provano insieme a trovare una via per salire sulla vetta del Cervino dal versante italiano ma non hanno fortuna.
I loro cuori sono però animati dalla voglia di conquistare la cima. Whymper cerca allora di scalare il versante svizzero, Carrel ci riprova da quello italiano e tra i due nasce una vera e propria competizione che li porta tentare più e più volte fino all’estate 1865.
Nel luglio 1865 Whymper parte da Zermatt con la guida francese Michel Croz, le due guide svizzere Taugwalder, gli inglesi Lord Francis Douglas, Douglas Robert Hadow ed il reverendo Charles Hudson.
La cordata si mette in marcia all’alba del 13 luglio, il giorno seguente la cordata di Whymper supera le ultime difficoltà e raggiunge la cima esultando di gioia. Affacciandosi sul versante italiano, la cordata scorge gli italiani situati poche centinaia di metri più in basso. Per avvertirli del loro successo gridano e provocano una piccola frana.
Whymper rientrò il 15 luglio a Zermatt, ma durante la discesa perse 4 compagni, mentre Whymper e i due Taugwalder di Zermatt rimasero illesi, ma sconvolti dalla caduta e dalla morte dei compagni.
Amareggiato per la sconfitta Carrel torna indietro al Breuil, ma appena 3 giorni dopo riesce a realizzare il suo sogno arrivando in cima al Cervino lungo la Cresta del Leone e aprendo per primo la via italiana.
Il 17 luglio 1865 è quindi la data storica della conquista italiana del Monte Cervino da parte di Jean-Antoine Carrel, Jean Baptiste Bich, Jean Augustin Meynet e di Amé Gorret.
Da quella data la Società delle Guide del Cervino offre a tutti coloro che vogliono avvicinarsi all’alpinismo la loro esperienza per escursioni in sicurezza.
La prima donna a conquistare la vetta del Cervino sarà un’altra britannica, Lucy Walker che vi riuscirà il 22 agosto 1871. La prima donna al mondo a compiere una tale impresa!
Il Cervino sarà scalato anche da Maria Josè di Savoia, ultima Regina d’Italia, che accompagnata dalle guide Luigi Carrel, detto Carrellino, e Guido Bich raggiungerà la cima il 12 settembre 1941.
- Funivia di Plateau Rosa
- Lago Blu a Cervinia

Breuil Cervinia con Cervino sullo sfondo
Cervinia
Ai piedi del Cervino si trova lei… Breuil-Cervinia.
Nata nei primi anni del Novecento alla testa della Valtournenche a 2000 metri di quota, Breuil-Cervinia è oggi, insieme a Courmayeur, il centro turistico più famoso della Valle d’Aosta. Il suo sviluppo turistico è strettamente legato alla realizzazione dei grandi impianti funiviari.
Il comprensorio sciistico di Cervinia si sviluppa tra le piste svizzere di Zermatt e quelle italiane di Valtournenche costituendo uno dei più grandi dell’arco alpino. A Cervinia inoltre, grazie agli impianti che arrivano ai ghiacciai di Plateau Rosà, è possibile sciare anche in estate!
Se siete a Breuil-Cervinia e volete ammirare il Cervino da vicino allora salite con gli impianti fino a Plateau Rosà! Un’esperienza da non perdere anche per chi non scia, ma che desidera semplicemente godersi il magnifico panorama.
Oltre allo sci Cervinia offre la possibilità di compiere varie escursioni, attività sportive e dedicarsi al golf. A Cervinia si trova infatti un ampio campo da golf tra i più alti d’Europa.
Tra le escursioni più semplici e turistiche vi è sicuramente quella al Lago Blu. Situato a pochi km a valle di Breuil Cervinia, il Lago Blu (o Lago Layet) è un laghetto limpidissimo dove vi si specchia il Cervino. Circondato da larici secolari ed alimentato da acqua sorgiva, il lago è detto Lago Blu per le particolari alghe che vivono sui suoi fondali, che riflettono sfumature intense.
Questo e molto altro offre Cervinia…
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