Il castello di Ussel nel comune di Chatillon è un bell’esempio di castello monoblocco realizzato nel XIV secolo dalla potente famiglia Challant e acquistato nel XX secolo dal Barone Marcel Bich, l’inventore della biro.
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Storia del Castello di Ussel
Il Castello di Ussel, che domina la piana di Chatillon, costituisce il primo esempio di castello “monoblocco” in Valle d’Aosta, un castello dalla struttura severa, un parallelepipedo a pianta rettangolare costruito su un roccione che guarda verso Chatillon e Saint Vincent. Un castello unico nel suo genere ai tempi, e sarà in parte imitato dall’austera fortezza di Verrès costruita circa 50 anni dopo.
La costruzione del castello risale alla metà del XIV secolo, quando Ebalo titolare del feudo di Ussel e Saint Marcel, dà inizio ai lavori dopo una lunga disputa familiare per l’eredità. Nello stesso periodo suo fratello Aimone costruiva il bel castello di Fenis di cui era feudatario.
Il Castello rimase alla famiglia Challant fino alla fine del XV secolo per poi diventare una prigione ed essere successivamente abbandonato. Nel corso dell’Ottocento con l’estinzione della Famiglia Challant il castello passò ai Passerin d’Entrèves per poi essere acquistato nel 1983 dal barone Marcel Bich. Dopo alcuni anni il Barone vendette il Castello alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, chiedendo che lo stesso fosse valorizzato come sito culturale ospitando mostre ed eventi.
Il castello dopo alcuni lavori di restauro fu aperto al pubblico nel 1998 in occasione dell’allestimento di alcune mostre temporanee.
Castello di Ussel: la struttura
Un castello imponente con quattro piani fuori terra, ma all’interno a causa della presenza delle rocce sulle quali è stata costruito i piani utili sono tre. Le facciate sono scandite da eleganti bifore su colonnine e stipiti in pietra tutte diverse le une dalle altre. L’unica decorazione esterna è una fascia ad archetti ciechi scolpiti in pietra. Agli angoli della facciata svettano due torrette pensili, aggettanti mentre al centro sopra l’ingresso una torretta aggettante con caditoie. Sul lato opposto tre torri rettangolari sporgenti, di cui quella centrale costituisce il mastio simbolo del potere del signore feudale.
Il cammino di ronda era protetto da una merlatura e percorre tutto il perimetro del castello.
Nonostante l’apparenza e pur essendo protetto su tre lati dallo strapiombo della roccia il castello non ha sistemi difensivi importanti. Ebalo probabilmente voleva realizzare più una residenza signorile che un castello difensivo.
A causa dei secoli di abbandono il castello subì gravi danni. Si presume che al suo interno fosse diviso in tre vani e che la parte centrale fosse la vera e propria dimora signorile. Le parti laterali ospitavano i locali di servizio, le cucine e le latrine.
Il castello veniva scaldato mediante monumentali camini sovrapposti tra loro in modo da usare un’unica canna fumaria.
- Arrivando al Castello di Ussel
- Facciata del Castello di Ussel
Marcel Bich, l’inventore della biro
Il Barone Marcel Bich, è famoso per tre invenzioni geniali che rivoluzionarono la vita nel dopoguerra: la penna biro, il rasoio monouso e l’accendino senza ricarica.
Il giovane Marcel, nato a Torino in Corso Umberto 60, nel cuore dell’elegante quartiere della Crocetta ha però origine da una famiglia di Chatillon. Dopo aver emigrato a Parigi con i suoi genitori, dove si laureò, nel 1930 si lanciò nel mondo del lavoro facendo i lavori più diversi tra cui commerciante d ilampadine e rappresentante di inchiostri.
Nel 1953 conobbe Laszlo Biro, ungherese che aveva avviato la produzione della penna a sfera senza grandi risultati. Bich ne prelevò il brevetto ed avviò una produzione di serie sbaragliando la concorrenza delle penne stilografiche ed imponendosi come leader di mercato.
Nel 1973 avviò poi la produzione degli accendini e nel 1976 quella dei rasoi. Il gruppo BIC oggi è un colosso mondiale, un marchio noto a tutti.
Castello di Ussel e dintorni
Ai piedi della rocca, dall’altro lato della Dora Baltea, si vedono il paese di Chatillon col Castello Gamba, oggi sede della collezione di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta e Saint Vincent nota per le sue terme.
Seppure il castello sia chiuso al pubblico, vale la pena raggiungerlo anche solo per godere del bel panorama tutt’intorno. Da qui la vista spazia sulle montagne circostanti e si può ammirare il Monte Zerbion.
Costruito su un promontorio roccioso a strapiombo sulla Dora, il castello di Ussel è raggiungibile da Chatillon. Lasciato il mezzo nel villaggio di Ussel si imbocca un comodo sentiero che dopo una prima parte in piano conduce lungo una breve salita al castello.
Il castello di Ussel è normalmente chiuso al pubblico.
Vi sono però delle aperture straordinarie nel periodo estivo
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